PSICOTERAPIA A CHI?

 

Spesso, prima di intraprendere un percorso di sostegno psicologico, ci si pongono domande e dubbi su quanto si dovrà "scavare" nella propria vita/esperienza, se il professionista ci giudicherà, se ci riterrà "gravi" o se siamo adeguati per la l'età che abbiamo o la richiesta che portiamo.

 

Questi dubbi, seppur legittimi e naturali, sono retaggi di diffidenze che negli anni la psicologia e la psicoterapia fanno fatica a scrollarsi di dosso.

Ma allora, cos'è la psicoterapia?

 

La psicoterapia è uno STRUMENTO e non una SOLUZIONE. E’ una possibilità che la persona deve SCEGLIERE per sé preferendola ad altro, deve sentirla sua perché in essa, sarà PARTE ATTIVA e PRIMARIA.

 

La relazione terapeutica non è unidirezionale ma coordinata: è un lavoro a quattro mani in cui non c’è uno «esperto» e uno che impara, ma una persona che soffre e un’altra che accoglie la sofferenza ed aiuta a comprenderla.

 

E’ una pianificazione di un progetto condiviso, in cui si è soci alla pari.

Nulla viene deciso senza che entrambi siano d’accordo. Nulla viene imposto ma tutto è concordato.

Il colloquio psicologico ha delle regole precise:

• Il rispetto totale della persona e della sua intimità;

• è uno spazio per se stssi, per liberare le proprie emozioni e comprenderle, per conoscersi meglio e riflettere sul Sè con l'aiuto di un professionista;

• è la persona che decide come e qunato dire/non dire;

• tutto ciò che si fa si decide assieme.